"Il est nécessaire d’améliorer le fonctionnement actuel même si un nouveau système est à l’étude." (article en italien)
L’INTERVISTA - VALERIO PRATO
«Il Trattato di Dublino va applicato con più cura»
Necessaria maggiore collaborazione tra i vari attori
Per capire meglio le problematiche legate al Trattato di Dublino (che, lo ricordiamo, stabilisce che la responsabilità dell’asilo ricade sul Paese di primo approdo dal quale il richiedente ha fatto il proprio ingresso nell’Unione europea) abbiamo interpellato Valerio Prato, esperto di migrazioni del Servizio Sociale Internazionale di Ginevra che si occupa,
tra le altre cose, di accompagnare le persone nel reinserimento nel Paese di ritorno, in collaborazione con le associazioni presenti in quel Paese.
Può spiegarci chiaramente in cosa consiste il vostro lavoro?
Siamo una ONG che svolge un’attività transnazionale, ovvero che si occupa di casi che coinvolgono due o più Paesi.
Nato come organizzazione di protezione dell’infanzia, il Servizio Sociale Internazionale in origine si concentrava sui problemi delle coppie che si separavano e sugli affidamenti. In seguito è entrata a far parte della nostra azione anche la tematica delle migrazioni e dei richiedenti l’asilo. Più concretamente per quanto riguarda il Trattato di Dublino
da qualche anno ci occupiamo di coloro che ricevono una decisione di rinvio verso il Paese d’ingresso in Europa. Che, in almeno il 50% dei casi, è l’Italia.